ALBERTO CECCARONI
pittura contemporanea
Arte figurativa di Alberto Ceccaroni: dipinti ad olio
RECENSIONI
Fabrizia Ranelletti
La “rivelazione” della pittura è stata per l’artista la scoperta di un mondo o, più precisamente, di uno spazio emozionale non indagato per lunghi anni. Basta scorrere tra la Sua cospicua produzione artistica per accorgersi della volontà, affermerei anche della “smania” di ricerca di tecniche, di materiali e di soggetti.
La riflessione pittorica spazia enormemente nell’osservazione del reale, svelando la sfera dei sentimenti. Animali, figure umane e scorci paesaggistici si evidenziano in uno scorrere spazio-temporale fluido, coinvolgente, in qualche modo mai compiuto. La preferenza per l’uso e l’inserimento di una linea semicircolare, rende le rappresentazioni pittoriche delle “apparizioni”, pronte ad evolversi e diventare altro: punti di osservazione che cambiano, forme e soggetti si trasformano, pensieri e sentimenti mutano. Nulla è certo, nemmeno le iperdefinite figure di cavalli. Il segno che permane, invece, è qualcosa di concreto, qualcosa che si chiude e subito dopo si apre, alla ricerca e poi alla scoperta di nuovi confini.
Così è l’animo umano.
Fabrizia Ranelletti
(Storico e Critico d’arte)
G e n n a r o G a l d i
Scrivi un titolo accattivante.
Non è il disegno in sé stesso che determina l’impronta stilistica, nella pittura di Alberto Ceccaroni: L’artista è molto abile nel padroneggiare la tecnica ed il disegno, ma le sue note distintive, la sua capacità stilistica sta nell’avvolgere di un velo di soavi e misteriose atmosfere, i suoi paesaggi, i suoi ritratti. Il paesaggio rappresentato è dunque, quasi avvolto da una nebbia, la caligine del tempo e della memoria, quel compiaciuto ricordo che rende i contorni delle cose, dello spazio e del tempo, poco definiti.
Anche i ritratti rappresentati dall’artista, datati 2010, sono ritratti eterei, articolati su una gamma di colori soffici, vellutati, per raccontare il ricordo, anche quello prosaico, per meglio afferrare e fissare la fisionomia ed il tratto distintivo psicologico dei suoi personaggi. Tra questi, vi è la bambina col suo peluche, il bambino dall’emottisi: a volte, scene tratte dal vivere quotidiano che Ceccaroni imprime sulla tela, diventando quasi , i personaggi stessi, come Cere d’Epinal, un teatro di personaggi cari all’autore.
Inoltre, dietro il gioco di luci e di ombre, di nebbie pittoriche di Alberto Ceccaroni, vi è il suo compiacersi nel cogliere, nelle bellezze naturali, gli aspetti più reconditi nascosti dietro una giornata di nebbia, per esempio, una di quelle giornate che inducono alla meditazione più profonda.
L’artista rende omaggio, comunque, sempre, alla sua terra ed andando ben oltre alla semplice rappresentazione delle cose; la sua pittura è ricca di simbolismi. Una pacata sensualità avvolge le sue opere di rappresentazione paesaggistica e l’uso sapiente del colore, il saperlo dosare, attraverso la sua sapiente tecnica, riesce bene a comunicare il suo intimo vissuto, il suo intimo dialogo con la natura, il suo stretto rapporto con i luoghi che egli ama e che con amore rappresenta.
Vibranti di poesie sono, dunque, le opere dell’artista; esse trasmettono quelle forti emozioni e quegli antichi e sentimenti nobili, ricchi e corposi di valori che l’autore trasferisce con se sulle tele, luogo di gioia e di dolore, di nostalgia e di passione, di tenerezza e di amarcord.
Gennaro Galdi
(vicepresidente Accademia Euromediterranea delle arti)
D i n o M a r a s à
Valida è la mano del pittore Alberto Ceccaroni, così come la sua padronanza del colore e della luce.
L’artista prendendo spunto dalla realtà, crea con indiscusso estro compositivo i personaggi delle sue opere.
Affida loro il compito di essere delle metafore dei sentimenti e delle pulsioni umane, caricandoli di forti valenze espressive e di formidabili e intrinseche esperienze di vita.
Osservando le sue tele si rimane di certo impressionati per la schiettezza della narrazione e per la semplicità della stessa.
Inoltre bisogna giustamente sottolineare che l’artista possiede la capacità di soddisfare il bisognodell’animo umano di librarsi negli spazi infiniti del pensiero e della fantasia, offrendo opere chesono porte aperte verso questi mondi.
Dino Marasà
(Critico d'arte)